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Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale

«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.»

(art. 1 Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, approvata a Parigi il 10 dicembre 1948 dall?Assemblea generale della Nazioni Unite)  

Il 21 marzo 1960, a Sharpeville, in Sudafrica, la polizia uccise 69 manifestanti che protestavano pacificamente contro l'apartheid.

Il 26 ottobre 1966 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituì, in loro ricordo, la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, da celebrarsi ogni anno appunto il 21 di marzo.

Più di cinquant'anni dopo quello spirito di fratellanza che dovrebbe vincolarci tutti al rispetto e al riconoscimento reciproci è molto lontano dall'essersi affermato e ancora il colore della pelle, l'appartenenza ad un gruppo umano piuttosto che ad un altro  è motivo di pregiudizio, emarginazione, discriminazione, violenza, mancato rispetto dei diritti fondamentali che ogni essere umano ha per il fatto di essere figlia/figlio della Terra.

E' necessario ed urgente educarci tutti a riconoscerci pari, ognuno nella sua unicità, soggetti di diritti sempre; a sentirci sorelle e fratelli, improntando a questo principio le relazioni che intercorrono tra singoli, gruppi e nazioni.

“Il razzismo e la discriminazione razziale contro chiunque di noi fa male a tutti noi”

(dal Messaggio dell’Alto Commissario nella Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale – 21 marzo 2021

 

https://www.unhcr.org/it/notizie-storie/comunicati-stampa/messaggio-dellalto-commissario-nella-giornata-internazionale-per-leliminazione-della-discriminazione-razziale-21-marzo-2021/